Come ti chiami e dove lavori?
Vincenzo Morano – Sienalingue Srl in collaborazione con Società Dante Alighieri Siena.
Perché hai deciso di diventare insegnante di italiano?
All’inizio per caso, perché sono stato contattato per insegnare linguaggio economico – commerciale a un gruppo di imprenditori coreani (Io sono laureato in Scienze Economiche e Bancarie). Poi per passione, perché quell’esperienza mi ha fatto capire quanto questo genere di lavoro potesse darmi in termini di soddisfazione e crescita personale. Dunque sono ritornato a studiare per diventare insegnante di Italiano a stranieri… e sono passati già 25 anni!
C’è qualcuno che ti ha ispirato nella tua vita professionale? Raccontaci chi e perché!
Sono state tante le persone che mi hanno ispirato, ma al primo posto metterei il Professor Luca Serianni, che ho avuto modo di conoscere personalmente e che con il suo modo pacato e garbato di insegnare mi ha fatto capire quanto la gentilezza, al di là della professionalità, sia importante in un lavoro come il nostro.
Qual è la cosa che ti piace di più della tua professione?
Il contatto con gli studenti, lo scambio continuo di esperienze, gli incontri unici che si fanno e che lasciano un segno indelebile dentro di noi.
Qual è l’argomento che preferisci spiegare? E quello che ti piace di meno?
Mi piace molto insegnare tutta quella parte della comunicazione che non passa attraverso le parole, ma ha a oggetto gli aspetti extralinguistici degli scambi comunicativi. L’uso dello spazio interpersonale, dei gesti e delle espressioni che tanto contraddistingue noi italiani, è un argomento che diverte moltissimo gli studenti. Devo dire che non c’è un argomento che io detesti veramente. Se proprio devo indicarne uno direi il discorso indiretto, ma proprio se devo.
Raccontaci la cosa più divertente che ti è successa durante una lezione.
Davvero difficile rispondere a questa domanda. Alcuni episodi non si possono raccontare 🙂
Che libro e film consigli generalmente ai tuoi studenti?
I miei consigli variano in base a chi ho di fronte. Tra i tanti film che suggerisco ultimamente mi viene in mente Perfetti sconosciuti di Paolo Genovese, mentre per quanto rigarda la lettura direi le opere di Niccolò Ammaniti. Se il livello di competenza degli studenti è basso li invito a leggere i classici italiani semplificati e differenziati per livello.
Come ti vedi tra 5 anni? Prevedi qualche novità lavorativa?
Mi vedo ahimè più vecchio ma spero con lo stesso entusiasmo di adesso e con la stessa voglia di entrare in classe che ancora ho ogni singolo giorno della settimana.
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